E’ iniziata con il “botto” la seconda edizione del Dolomiti Rally Day. La corsa del grande favorito della vigilia, Loris Ghelfi, è durata poco più di 2 chilometri. All’altezza della postazione 8, lungo la prova speciale Agner che apriva la competizione, la vettura del pilota valtellinese (Renault Clio S1600), affiancato alle note dalla compagna Michela Locatelli, nell’affrontare in settima marcia un tratto un po’ sconnesso, si è scomposta al retrotreno, finendo per andare a cozzare violentemente contro la barriera guard rail alla sinistra della carreggiata e quindi proseguendo in ripetuti testa coda. Nell’impatto, la vettura della coppia lombarda ha perso le ruote anteriori e ha avuto il motore staccato dalla scocca seminando molti pezzi sull’asfalto. Fortunatamente l’abitacolo ha retto l’urto, tanto che Ghelfi e Locatelli sono potuti uscire autonomamente dalla vettura e, prontamente soccorsi dai sanitari dell’autoambulanza di servizio, accompagnati precauzionalmente al pronto soccorso dell’ospedale di Agordo per gli accertamenti di rito e quindi successivamente dimessi in mattinata. L’equipaggio si è poi presentato spontaneamente in direzione gara per tranquillizzare tutti. A seguito dell’incidente di Ghelfi-Locatelli, i concorrenti Feragotto, Dimetto e Pasquini, che erano già impegnati in prova speciale al momento della sospensione, sono stati costretti a concludere la Agner in trasferimento e a loro è stato assegnato un tempo imposto. La Ps1 Agner è stata vinta dal piacentino Andrea Carella, su Citroen DS3 R3T. Carella ha coperto i 7 chilometri della speciale cheda Ponte Alto porta a Voltago in 4.32.2, con 2.3 di vantaggio su pasquini, 2.9 su Tabarelli, 3.2 su D’Agostini, 4.0 su Padovan, 4.8 su Bulfon, 5.8 su Feragotto, 6.8 su Miranda, 8.6 su Agostinetto e 8.9 su Salmaso, che hanno completato la “Top ten”.La ps2 Sasso Bianco, di 5,95 chilometri da Cenceighe ad Avoscan, ha registrato il riscatto di Pasquini, primo in 3.40.5. Il portacolori della For Sport ha preceduto di 0.6 Carella, che ha così mantenuto la testa della corsa guadagnata nella prima speciale. Terzo Padovan, a 4.5 da Pasquini, ed ancora quarto tempo per il bellunese D’Agostini, con il medesimo crono di Padovan. Nel secondo “giro” di speciali i piacentini Carella-Bracchi hanno allungato, forse in maniera decisiva: con due scratch i due alfieri de La Superba hanno protato a 7.1 il vantaggio generale su Pasquini-Melese, e a 19.5 quello su Padovan-Tessaro. Alla vigilia delle ultime due speciali della corsa la “top ten” assoluta è completata da: D’Agostini-Dall’O’ a 27.8; Bulfon-Del Ferri a 31.4; Sartori.Pedretti a 34.6; Salmaso-Scussat a 37.4; Miranda-Doriguzzi Breatta a 39.3; Franzoso-Crusco a 40.6; Ghion-Gambasin a 47 secondi.
l’addetto stampa Roberto Bona